Quale sfida

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La sfida è quella di accompagnare il paziente nel cercare modelli di funzionamento alternativi e diversificati, utili per manovrare meglio la propria vita, scorgerne nuove possibilità e considerarne nuove prospettive. Si lavora, insomma, per ampliare il suo campo d'azione e incrementarne il senso di libertà.

E in questo lavoro si pone un'attenzione da chirurgo, per non svilire o danneggiare l'essenza più intima che contraddistingue la persona, la sua forza propulsiva.

Come terapeuta è bello osservare quando la persona, che a te si è affidata, comincia ad apparire più serena, ad accettarsi meglio, ad apprezzarsi e scoprire certe sue potenzialità, a tollerare certi aspetti che prima riuscivano soltanto sgraditi e che invece adesso, nonostante l'inevitabile disagio trasmesso, hanno una loro ragione di esistere.

E' un bel risultato, per un terapeuta, quando una persona sente di vivere meglio la propria vita!

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